Battaglia è morto, ma vive il pittore

L'uomo Totò Battaglia è tragicamente deceduto a causa di un intollerabile errore, un incidente stradale occorso sulle strisce pedonali di una città evidentemente poco sicura dal punto di vista del traffico cittadino.

Vive però l'artista che molti conoscono per la specialità della sua arte pittorica. Un'arte che si estrinseca in uno stile personale “intriso di contenuto poetico”. I suoi personaggi e panorami reali sono sapientemente costruiti in una dimensione sentimentale, che però è rappresentata in maniera lineare e quasi oggettiva. Il rammarico di una morte prematuramente assegnata dal destino violento e crudele può essere ammorbidita dal lascito dell'arte, che potrà consolare i sentimenti di chi, ancora vivente, può “sentirlo” e “vederlo” attraverso le sue opere.

Piangere una morte, soprattutto se tragica, è naturale ma la consolazione può penetrare nel cuore se il pensiero non si ferma all'apparenza del vivere mondano. Per i credenti, e per gli artisti c'è di più, e Antonio Battaglia può essere annoverato in entrambi gli stati.

febbraio 2015

Maria Cirillo