Secondo round del procedimento di adozione del Piano Strutturale Comunale: il Comune di Fabrizia avanza nell'iter della sua formazione, indicendo questa nuova riunione di consultazione, come previsto dalla legge urbanistica regionale. La partecipazione dei cittadini, ribadiamo, è prevista quale componente essenziale del procedimento formativo del Piano. L'obbligatorietà, tuttavia, non sminuisce affatto il valore dell'azione di coinvolgimento della popolazione alle scelte ed alla conoscenza delle decisioni. Aver constatato la quasi totale assenza di coinvolgimento è abbastanza deludente, sia per il disinteresse dei cittadini che per l'inaspettato defilamento dei tecnici, attori principali degli interventi sul territorio. Eppure, ha dichiarato il Sindaco, a parte l'avviso pubblicato nei modi di legge, è stata diffusa ulteriore informativa sonora per le vie cittadine.

L'essenza dell'incontro, considerata la modesta partecipazione, è stata abbastanza stringata e sintetica. Il Sindaco, pertanto, ha ritenuto di precisare che in ogni caso quest'adempimento, anche se non partecipato, sarà oggetto di verbalizzazione e costituirà utile documento per far decorrere il termine previsto per il completamento dell'iter per l'adozione definitiva del Piano. Ciò non esclude una terza convocazione ma la conclusione (nella precedente seduta indicata per giugno 2013) – ha precisato– deve compiersi entro e non oltre dicembre 2013.

Il geologo ha messo l'accento sulle caratteristiche del territorio ed ha dato atto della messa a punto della prevista cartografia allegata alla relazione geomorfologica, che ha tenuto presente le singole zone in considerazione delle diverse risposte e comportamenti alle sollecitazioni sismiche.

Altri punti qualificanti del piano hanno fatto riferimento all'Assetto agricolo forestale, che deve obbligatoriamente essere previsto nel P.S.C., nonchè alla necessità di strutturare un possibile assetto degli insediamenti abusivi sanati o sanabili, con particolare riferimento ai numerosi depositi attrezzi già realizzati negli anni. Il Piano di Assestamento Forestale, per individuare le foreste e la loro redditività, è l'altro strumento necessario per l'utilizzo economico delle proprietà boschive.

Un chiarimento specifico ha riguardato la zona Coppe – sollecitato dal Geom. Daniele – che ha dato indicazioni relative agli interventi possibili. Oltre ad azioni per il miglioramento delle condizioni insediative, possono essere attuati interventi diversi di natura complementare ed integrate a quelle agricole.

Altro nodo da sciogliere riguarda l'accertamento delle condizioni delle zone alluvionate, che andrebbero rivisitate - secondo il Sindaco - alla luce della nuova situazione, che attesta la demolizione già operata in parecchie zone.

Maria Cirillo