"IL PAPA COME FRANCESCO D'ASSISI, IL GRANDE SANTO"

Il sostegno a Papa Francesco, da Fabrizia con le Suore Francescane

Quell'inaspettato annuncio del recente 11 febbraio di Papa Benedetto XVI, scosse fortemente il mondo cattolico della Chiesa di Roma. Quali che fossero le motivazioni, al momento tutti rimasero increduli nell'ascoltare il compiersi di un evento del tutto lontano da qualsiasi più impensata previsione. Ma il tempo sana le ferite e la provvidenza “provvede”. È coerente con la fede cristiana accettare anche quel che umanamente viene considerato una sventura, perché Dio non abbandona mai completamente le sue creature. Dopo ogni evento funesto se ne presenta uno gioioso. Le difficoltà di questo periodo storico saranno senz'altro alleviate dal nuovo corso che ha consegnato la gioia di elevare al cielo, assieme a San Francesco d'Assisi, il cantico che gli era tanto caro « Altissimu, onnipotente, bon signore – tue so' le laudi, la gloria, l'honore ed onne benedictione ».

Ora come allora la Provvidenza di dio è arrivata in soccorso. Il buio che ai tempi di questo grande santo della chiesa cattolica ha impaurito il mondo, si è squarciato al canto di una visione positiva, un inno alla vita ed alla fratellanza, non solo tra gli uomini, ma addirittura tra l'uomo e la natura vista come immagine del Creatore. L'investitura di San Francesco avvenne in un periodo di difficoltà non inferiori a quelle attuali.

Il movimento che ne seguì ebbe il grande merito di riportare l'attenzione della Chiesa verso l'esigenza di quelle riforme che urgentemente occorrevano per uscire dall'empasse della corruzione dei costumi che aveva intaccato anche gli ecclesiastici del tempo, “troppo coinvolti nella sanguinosa lotta per le investiture. Francesco, uscendo ben presto dalla solitudine che inizialmente aveva scelto, iniziò a vivere la propria vocazione insieme ai compagni che volevano imitare il suo virtuoso e caritatevole esempio. Austerità ed umiltà lo caratterizzarono ed è per questo che fu chiamato anche Imitator Cristi. Egli considerava la Chiesa come “madre” ed obbediva sinceramente alle sue regole.

Come non essere rasserenati e fiduciosi quindi, nel momento in cui un certo Arcivescovo di Buenos Aires, vissuto nell'esempio di povertà, umiltà ed aiuto ai bisognosi, ci venne presentato sul soglio Pontificio con il nome che corrispondeva ad un coerente e pio stile di vita, col nome di Francesco?

Jorge Mario Bergoglio scelse il sacerdozio dopo aver studiato da chimico, divenendo prete nel 1969. L'ordinazione a cardinale gli fu data nel 2001 e, in quell'occasione, volle partire per ricevere l'investitura a Roma senza farsi seguire dai suoi. Fece fermamente intendere che era più importante far spendere i soldi per i poveri, piuttosto che nel costoso ed inutile viaggio. Egli ha dimostrato costantemente il rispetto per i poveri, vivendo umilmente e viaggiando con i mezzi popolari, conducendo una vita pubblica che rappresentava un affidabile punto di riferimento. Durante la dittatura militare si mosse con quanta determinazione gli era consentita dalla situazione oggettiva, per salvare preti e laici dai torturatori. È stato facile accorgersi che l'Argentina lo ha amato e che a maggior ragione continuerà ad amarlo. Il suo nuovo status, tuttavia, lo impegna nel mondo come vescovo di tutta la comunità cattolica. Il suo carisma ha varcato le frontiere e lo squarcio che ha aperto come punto di riferimento globale, lo ha imposto al centro delle speranze del folto popolo di Dio, che lo ama e che spera nel nuovo messaggio di fede e carità.

Fabrizia potrà sentire una vicinanza spirituale più profonda nei confronti di Papa Francesco I, grazie ad una sorta di legame ulteriore che il nome adottato ha impresso, sollecitando il pensiero verso quella scelta di vita abbracciata dalle nostre Suore, che hanno votato se stesse a quella missione francescana sempre religiosamente ed umanamente rivolta verso le persone bisognose.

Non dimentichiamo quanta importanza ha avuto nel nostro paese una caritatevole istituzione religiosa come la Casa delle Suore Francescane del Signore che ci ha spiritualmente guidati in quasi un secolo di presenza a Fabrizia.

La missione francescana segue il principio di portare sostegno a chi ne ha bisogno. Quanto allo stile di vita delle suore, occorre sottolineare che, di regola, si sostengono con il frutto del proprio lavoro, rinunciando a possedere beni che non siano da condividere con chi ha più bisogno. La congregazione delle Suore Francescane del signore, nacque dalla volontà di Padre Angelico, per l'accoglienza dei numerosi orfanelli che divenivano tali perché i loro padri trovavano la morte nei terribili incidenti delle miniere. Le suore si curarono di loro offrendo alloggio e cibo, ma anche curandosi della loro istruzione.

Infatti la Congregazione, se nel tempo ha cambiato alcune attività per le mutate condizioni di vita, non ha però mai rinunciato a quello che è sempre stato un apostolato di istruzione umana e religiosa.

Queste poche parole potranno servire come augurio alle Suore che hanno adesso più che mai un punto di riferimento forte nel nuovo Papa Francesco, ma anche alla popolazione che non abbia mai a rinunciare a questo importante apostolato proficuo e molto desiderato dalle famiglie cristiane.

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18 marzo 2013

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