L'Ufficio Giudice di Pace di Serra San Bruno è salvo

I tagli alle spese devono riguardare quelle superflue e non diventare una falcidia orizzontale che si porta via servizi utili al corretto e civile vivere sociale. Questa anomalia sta infatti accadendo con gli Uffici del Giudice di pace, importanti strutture giudiziarie vicine al cittadino, che ha bisogno di una giustizia più semplice ed abbordabile. Tali Uffici sono stati istituiti, infatti, per concorrere alla deflazione dell'abnorme contenzioso di minor valore ed alla definizione snella di procedimenti di limitato pericolo sociale ed hanno sicuramente contribuito ad allentare il pericolo di un black-out della giustizia.

Al sorgere del pericolo “soppressione”, come dicemmo nell'articolo del 6 novembre 2012, le popolazioni interessate si sono in gran parte mobilitate, unendo le loro istanze a quelle degli enti locali territorialmente coinvolti.

I risultati hanno premiato, almeno in parte le convinte lotte di quanti si sono spesi per il mantenimento dei G. di P., accanto alle istituzioni. Infatti con il D.Lgs. 156 del 2012, sono state accolte quasi tutte le istanze presentate dagli enti che avevano colto l'occasione consentita dall'art. 3 che si erano fatti carico delle spese di funzionamento.

Il decreto dello scorso 27 febbraio emanato dal Ministro della Giustizia, ha disposto il mantenimento di 285 uffici del giudice di pace. Quelli di Serra San Bruno e di Chiaravalle Centrale sono tra questi.

Una conclusione positiva, non solo per gli addetti ai lavori, ma anche per i cittadini interessatii quali, in molti procedimenti di competenza di questo giudice, hanno una marcia in più poiché è il c.p.c. prevede la possibilità di stare in giudizio personalmente per cause di modico valore.

Maria Cirillo

17 marzo 2014