“Entusiasmo” è la parola che più descrive lo stato d'animo che si leggeva sui visi delle persone presenti nel sito universale del cristianesimo fondato dai discepoli di Gesù, Pietro e Giovanni. Piazza San Pietro era gremita di gente speranzosa e fedele. All'udienza del 22 maggio Fabrizia è stata presente con due gruppi, organizzati rispettivamente dalla Parrocchia del Carmine e dall'Asilo Sant'Antonio di Padova.

La semplicità cristiana del messaggio pastorale fresco e spontaneo di Papa Francesco ha aperto gli animi alla fiducia ed alla positività, nonostante le difficoltà della vita sembrino insuperabili. “Evangelizzare è la missione della Chiesa, non solo di alcuni, ma la mia, la tua, la nostra missione” e poi ha aggiunto che “ognuno deve essere evangelizzatore, soprattutto con la vita”.

Il messaggio incentrato sulla potenza dello Spirito Santo che opera in ogni evangelizzatore “che gli suggerisce le parole che da solo non saprebbe trovare”. L'unità e la comunione sono “un primo effetto importante dell'azione dello Spirito Santo”.

Lo spirito che ha animato il viaggio d'incontro col Papa risponde sicuramente ad una esigenza spirituale di cultura e maggiore consapevolezza della fede, da coltivare e rafforzare anche nelle difficoltà. Ciò si è reso molto più evidente osservando quanta serena speranza e devozione portavano in volto le tante persone malate sistemate all'interno del sagrato. Questo Papa appare loro, ma anche a tutti i fedeli, come una benedizione di Dio sugli uomini per la pacificazione universale. La sua comprensione per il mondo intero, cattolico e non, rafforza in tutti gli uomini di buona volontà il desiderio di unione che lui ha manifestato come necessario esito dell'evangelizzazione con la vita. Papa Francesco ha, come al solito, diffuso un messaggio di positività della comunità cristiana generosa, altruista e di riconciliazione e amore.

I credenti, con questo spirito unitario, saranno in grado di cambiare positivamente il mondo, con l'aiuto di Dio.

23 maggio 2013