Manifestazione cittadinanza e Costituzione: ospite il Vice Prefetto

Un-due, un-due, un due. A suon di filastrocche in marcia e diverse altre belle rappresentazioni con spunti molto interessanti, a Fabrizia, nella Sala Teatro della Scuola Primaria, si è svolta la manifestazione ispirata e dedicata alla giornata del 2 giugno, per diffondere i valori della Costituzione. Il neo costituito Istituto unico, diretto dal Dirigente scolastico Dott.ssa Tiziana Furlano, ha ideato e lodevolmente realizzato un significativo programma, attuale e senza dubbio educativo, come primo esperimento d'integrazione di realtà scolastiche diverse.

Tra gli invitati istituzionali i sindaci dei Comuni del Comprensorio d'Istruzione Fabrizia-Nardodipace e Mongiana, ma anche e soprattutto l'Autorità Territoriale del Governo, che ha rivolto attenzione all'iniziativa ed ha beneficiato dell'intervento della Dott.ssa Iannuzzi. In effetti la materia “Cittadinanza e Costituzione”, coinvolge la vita stessa delle istituzioni democratiche.

Attori del nutrito contributo culturale, i bambini dell'intero Comprensorio. Istruttive le imitazioni di cariche elettive locali, sceneggiate da tre alunne indossavano la fascia di sindaco in rappresentanza delle tre comunità locali, che hanno evidenziato valide argomentazioni, diverse e complementari, riguardanti la vita e le esigenze civiche dei cittadini.

Nel contesto della manifestazione sono stati rappresentati argomenti di giustizia, moralità e diritti, con particolare accento su quelli che riguardano i bambini-cittadini.

Quest'ultimo argomento è stato sciorinato in modo interessante ed energico, da un coro di piccoli alunni che hanno meravigliosamente intonato la filastrocca “La marcia dei diritti”: né fame, né tortura, né abbandono, né emarginazione sono state le rivendicazioni fondamentali simpaticamente avanzate, e fortemente applaudite dagli ospiti.

Se si guardasse il mondo secondo la visuale pura e generosa dei bambini la società sarebbe certo migliore. I problemi proliferano e si acuiscono quando si fanno strada ingiusti e sfrenati egoismi, immorali e disonesti. La scuola con queste azioni educatrici può dare l'imput a ripensare il modo di convivere con i propri simili, ridando la speranza a molti diseredati ed il giusto peso a valori come la giustizia e la solidarietà umana.

Maria Cirillo

01 giugno 2014