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Giustino Cirillo

Scrittore

Autore, tra l'altro, di un toccante romanzo che, senza incongruenze o eccessi, ma con decise descrizioni artisticamente coerenti, riesce ad immergere il lettore nei meandri della terribile realtà della guerra. Descritte lealmente nelle sue sfaccettature guastatrici, le brutture della guerra vengono chiaramente avversate con parole profetiche di morte, distruzione e sconfitta, che tuttavia contengono qualche lume di speranza, forse più divina che umana, rievocante la necessità di un vivere universale più saggio e giudizioso.

“Polvere e Pavoni” edito da Gastaldi (Milano 1964), racconta la guerra con spietato pessimismo, dettato dall'impotenza avvertita dall'uomo comune come imposta crudelmente, senza che egli ne senta in alcun modo il bisogno. Iin realtà, invece, l'uomo è costretto a trasformarsi in una macchina crudele, che si avventa contro il suo simile, pur consapevole che la morte è in agguato anche per lui. E' l'uomo vittima che “è vinto e che vince contro se stesso”. Nel suo tangibile realismo, si presenta come un avvincente racconto, tal da essere stato definito come "Diario di sopravvissuto alla guerra".

Giustino Cirillo è un nostro concittadino, fabriziese nella sua essenza espressiva, realista, ma romanticamente poetica, nonostante la durezza che egli sembra voler comunicare e nello stesso tempo scongiurare. Usa il linguaggio dell'afflizione e della verità, dipingendo l'indescrivibile ingannevolezza delle guerre. Descrizioni e linguaggio sono talmente rappresentativi degli affanni umani, da rivelare sentimenti avversativi dell'uomo comune che deve subire la guerra ed offrire se stesso alla causa di un potere senza scrupoli, che tiene in scarsa considerazione la vita umana.

Maria Cirillo

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Arte e Cultura: Personaggi fabriziesi

Giustino Cirillo

 

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