Siciliani Adolfo Tommaso

Direttore Didattico, Ispettore Scolastico, Poeta

Nacque a Fabrizia il 24 settembre 1909. Completati gli studi con ottimi voti, vinse il concorso ad Insegnante elementare delle Puglie. Si iscrisse alla Facoltà di Magistero di Messina conseguendo il diploma in Vigilanza Scolastica e la laurea in Materie Letterarie.

Vinse il concorso per Direttore Didattico e successivamente quello per Ispettore Scolastico.

Insegnò a Matino (LE), a Castrignano di Grenco (LE) a Simbario (VV) e a Mongiana (VV).

Diresse, in ordine di successione, la Direzione Didattica di Chiaravalle centrale (CZ), di Serra San Bruno (VV) e di Fasbrizia (VV). ebbe assegnato l'Ispettorato Scolastico di Locri (RC) e poi, su domanda, quello di Vibo Valentia dove, dopo 42 anni di servizio, si pensionò; e dove morì, con la vicinanza della famiglia residente in quella Città.

Da insegnante elementare compilò un bozzetto adatto per fanciulli intitolato “Ragazzi d'Italia”, che rispecchia i sentimenti patriottici del tempo (prima guerra mondiale) e gli stretti rapporti affettivi che si stabilivano tra maestri ed alunni in forza dei sistemi educativi allora vigenti. Pubblicò sul giornale letterario “Cronaca di Calabria” di Luigi Caputo poesie in italiano che gli procurarono molti consensi da parte di ben noti studiosi. Da pensionato prese parte a concorsi internazionali di poesia in dialetto calabrese ottenendo medaglie di argento, di oro e citazioni molto lusinghiere (Biografia tratta dal volume “Palpiti” Edizioni MAPOGRAF) .

“Palpiti” è il titolo della sua raccolta di poesie in italiano ed in dialetto calabrese, edita da “Mapograf” nel 1985.

Esistono, tuttavia, altre composizioni poetiche da lui scritte prima della sua morte e non pubblicate. Ecco i titoli di alcune di queste:

1. Casetta mia! (scritta nel 1986)
2. La stradine (dell'agosto 1985)
3. Il piano (del settembre 1985)
4. Mamma! (del marzo 1986)
5. Otto Marzo (senza data)
6. Nobile gesto (del 10 giugno 1989). Quest'ultima scritta in occasione della festa per il pensionamento della maestra Orlanda Monteleone, purtroppo anch'ella deceduta non molti anni dopo.

Alle sue amate figlie, che hanno conservato con rispetto e grande affetto queste ulteriori produzioni artistiche del padre, va il ringraziamento per la disponibilità dimostrata nel renderci partecipi del prezioso contributo di cultura squisitamente fabriziese. La memoria del personaggio è rimasta indelebile nel paese, che gli ha dato non solo i natali, ma anche quella speciale e forte sensibilità che si matura vivendo in paesi a forte cultura contadina, a contatto con la natura ed i buoni sentimenti. Nelle sue poesie, infatti, non mancano appassionanti evocazioni di persone, strade e case che caratterizzarono la sua proficua e qualificante presenza a Fabrizia.

Maria Cirillo ©

 

Maria Cirillo