SULL'INCONTRO DELLA FILIERA DEL LEGNO

GIORNO 6 MAGGIO 2009 ORE 16,30 nella sala consiliare del Comune di fabrizia si è svolto l'annunciato incontro sui PIF (progetti integrati di filiera) destinato a tutti gli interessati a presentare progetti nell'ambito della filiera, sia imprenditori agricoli che agroalimentari e forestali, nonchè tutti gli interessati alla costituzione della "Filiera del Castagno di Calabria".

Come annunciato, sono state illustrate le possibilità di finanziamento delle proposte progettuali rientranti nella filiera del Castagno ed è stato spiegato il perchè della proposta contrattata con l'Amminstrazione comunale, essendo il territorio ancora abbastanza fornito di castagneti da frutto.

Il Sindaco ha presentato il team che si occupa di questa filiera nella nostra zona, la Dott.ssa Avv.Palermo, insieme all'esperto Dott. Cerminara e l'agronomo che si interesserà di fare i sopralluoghi e predisporre i progetti da presentare per il finanziamento sui fondi dell'Unione Europea tramite la Regione Calabria. Fa presente che si tratta di aiutare i piccoli imprenditori con finanziamenti mirati allo sviluppo locale attraverso lo sfruttamento delle risorse locali. Inoltre, annuncia anche l'imminente approvazione di un altro progetto con il PIF, che riguarda lo sfruttamento e rimboschimento delle proprietà boschive comunali.

La Avv. Palermo ribadisce che il Comune di Fabrizia entra nella filiera e che le proprietà comunali saranno interessate all'azione prevista dal PIF. Sarà così possibile l'assunzione di operai idraulico-forestali, attraverso forme cooperativistiche ovvero in forme che saranno successivamente programmate. Precisa però, che non vi è certezza sui tempi, pur nella certezza che il progetto potrà andare a buon fine. Inoltre, precisa ancora, riguardo al progetto finanziato per la zona Faggio del Re, una specie di museo all'aperto, che nessun impegno economico è previsto a carico del Comune. Quanto sopra, precisa, riguarda la filiera del legno. Per quanto riguarda, più precisamente, l'attuale ambito di finanziamento, specifica che la progettazione della nuova annualità PSR 2007-2013, prevede la nuova filiera di castagnicoltura da frutto, che mira al coinvolgimento dei soggetti locali. Invita quindi, dopo l'illustrazione di questa sera, a dare la disponibilità alla struttura pubblica e cercare di unire pubblico e privato. Occorre partire dalle esigenze dei soggetti locali, dalla rilevazione delle disponibilità dei castagneti da frutto ed attivarsi per la progettazione che dovrà essere esecutiva, tenendo presente che i tempi sono stretti in quanto prevedono il perfesionamento del tutto entro il 31 maggio 2009 e che non vi sarà possibilità di integrare o di perfezionare la stessa. Ritiene importante verificare al più presto la volontà di fare associazione, in quanto l'attuazione del relativo progetto avrebbe maggior successo. Anche ogni singolo interessato potrà presentare il progetto in modo autonomo, ma se si è insieme in una filiera c'è maggiore possibilità di raggiungere i finanziamenti. L'esperto Dott. Cerminara e l'Agronomo Dott.Mancuso sono disponibili ad aiutare la realizzazione dei progetti.

Il Dott. Cerminara precisa che le misure finanziabili sono due. La prima, la Misura 121, prevede che il proprietario (o chi abbia la disponibilità) del castagneto da frutto, ovvero del terreno su cui realizzare la piantaggione, potrà ottenere un contributo commisurato ad ettaro, il cui limite di finanziamento ammonta ad euro 100.000. La seconda, Misura 123, riguarda le imprese e quindi la lavorazione, trasformazione e commercializzazione del prodotto. Qui il limite ammonta ad euro 120.000. Informa che l'intensità di aiuto per entrambe le misure è del 50%; con elevazione al 60% de trattasi di giovani (fino a 40 anni) solo però per la misura 121. Precisa che avranno priorità i finanziamenti che riguarderanno le attrezzature per la lavorazione, la trasformazione e gli impianti produttivi.

Aperto il dibattito, sono stati chiesti ulteriori chiarimenti, soprattutto in materia di requisiti minimi previsti per la presentazione dei progetti, sulla possibilità di finanziamento della trasformazione di terreno agricolo in castagneto da frutto, nonchè sulle eventuali garanzie da prestare. E' stato precisato che i requisiti riguardano semplicemente: 1- la disponibilità (non necessariamente proprietà, bensì anche affitto, comodato, o altro) del terreno; 2-che questo sia ubicato in Calabria; 3-La disponibilità in estensione minima è di un ettaro (anche non contiguo). Aggiunge che per quanto riguarda i produttori (senza trasformazione) partecipando alla filiera, nel tempo, si potrà fruire di un canale preferenziale proprio in virtù dell'appartenenza alla filiera. I finanziamenti, infatti andranno attribuiti in base ai punteggi, che saranno maggiori se si fa parte della filiera. Questi impianti saranno avviati nel canale del sistema turistico locale, verranno inseriti nei percorsi tematici che faranno parte della programma zione 2007-2013. Sul finanziamento della trasformazione il finanziamento ed i requisiti di ammissibilità sono identici a quelli esposti. La Dott.ssa Palermo insiste sul fatto che è importante mettersi insieme in quanto la filiera penserebbe alla commercializzazione del prodotto. Quindi ribadisce che l'agronomo potrà pensare alla progettazione e che l'attività prestata sarà pagara con la percentuale del progetto approvato. Rispetto alle garanzie richieste per il finanziamento, precisa che occorre la correttezza del progetto e la dichiarazione di solvibilità dell'imprenditore; cioè deve dichiarare di possedere il 50% dell'importo progettuale. Informa che i contributi saranno erogati a stati d'avanzamento e che potrà esserci l'anticipazione del 20% per poter iniziare; una pari somma dovrà essere garantita dall'imprenditore con polizza fideiussoria.

Infine l'Avv.Palermo informa che lascia al Sindaco i modelli necessari per la manifestazione di disponibilità (che dovrà essere manifestata entro i primi giorni della prossima settimana) e che dopo vi sarà il sopralluogo dell'agronomo (presumibilmente tra mercoledì e venerdì successivi. I tempi sono stretti perchè dopo i progetti singoli dovrà essere redatto il progetto di filiera (unico) riguardante tutti i singoli progetti, nonchè i corsi di formazione che saranno previsti per la preparazione di professionalità adeguate.

Infine l'agronomo accenna agli ulteriori contributi previsti dalla normativa regionale, che sono il CONTRIBUTO COMPENZATIVO ed il CONTRIBUTO BIOLOGICO, che sono, tra l'altro, cumulabili. Per questi, però, la scadenza è il 15 maggio, da pesentare attraverso i C.A.F.

 

Possiamo concludere che le informazioni forniteci sono certamente interessanti. Unico neo è che partiamo col fiato corto ed il rischio è che, non avendo un minimo (umano) di tempo per darsi il giusto imput (anche in riferimento alla spesa che deve venire dall'autofinanziamento del 50%). Difficoltà non da poco conto per una cittadina non abituata a questo tipo di strumenti e non avvezza a rischio senza i giusti tempi per maturare l'idea. Ad ogni modo speriamo nel successo del progetto e auguriamo che possa davvero essere utilmente sfruttato.

Riportiamo nuovamente i riferimenti indicati nel manifesto d'invito per richiedere maggiori informazioni e per gli ulteriori contatti:

Consorzio Filiera legno Cacabria e-mail Consorziolegno.calabria@tiscali.it - Tel.347/4675359

S.I.T.E.F. S.a:S. e-mail sitef.sas@libero.it - tel.328/412904

  Contatore siti

Webmaster M.Cirillo

Convegno Filiera del legno

www.vivifabrizia.it

 

 

 

 

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