GIORNATA FABRIZIESE DELL'INTERCLUB DI PRIMAVERA

La giornata dell'Interclub di Primavera organizzata dall' A.R.C.A.T. Calabria, A.C.A.T. Chiaravalle, A.C.A.T. Fabrizia per il 25 aprile, ha avuto un buon successo organizzativo e partecipativo. In special modo un gran numero di componenti dei club della calabria e le loro famiglie hanno dato la misura della partecipazione e della solidarietà che sta intorno al progetto che ha come scopo principale il recupero, la riabilitazione e la rinascita dei soggetti che hanno avuto la sfortuna di cadere nel baratro dell'alcolismo.

Come giornata di rinascita, e non solo, è stata fatta valere l'importanza dei club, della solidarietà che sta alla base, con i protagonisti principali della problematica che sono riusciti a liberarsi dall'incubo e fanno tutto quello che è in loro potere per aiutare gli altri a tornare ad una vita normale. Non dimenticando quanto hanno gratuitamente ricevuto, oggi danno a mani piene lo stesso amore a chi ha bisogno di loro, della loro comprensione, della solidarietà e di non farli sentire soli ed inutili.

La partecipata presentazione della Dott.ssa Parisi ha evidenziato la problematica ponendo l'accento sulla necessità di sensibilizzare la gente a non sottovalutare le conseguenze nefaste dell'alcolismo. Ha specialmente messo in evidenza l'attività dei servitori insegnanti che dedicano parte del loro tempo all'aiuto di altre persone che hanno bisogno di loro per farcela. Soprattutto ha espresso la disponiblità dei Club a collaborare con le forze dell'ordine mettendosi a disposizione per aiutare le persone che ne hanno bisogno. Anche la proiezione conclusiva di una serie di diapositive predisposte per la conoscenza del tema alcolismo e delle sue conseguenze, ha avuto un taglio operativo utile ed un impatto diretto per le nozioni somministrate in modo semplice e chiaro.

Il Consigliere comunale Andrea Pasqualino ha espresso la forte preoccupazione per le conseguenze connesse alla "bottiglia facile", fonte, secondo lui, non solo di problematiche personali, ma anche di gravi problemi per la società ed, a volte, addirittura di omicidi. Ha dichiarato la disponibilità dell'Amministrazione comunale a proseguire nell'opera di sostegno alle attività che sono in atto o che si andranno a realizzare in questo ambito.

La Dott.ssa Maria Cirillo ha posto l'accento sul fenomeno dell'alcolismo delle donne, soprattutto giovani, la cui crescita negli ultimi anni è di serio allarme, ed ha sottolineato come sia anche maggiormente difficile sradicarlo, stante il fatto che la società non è preparata ad accogliere facilmente l'esternazione della problematica al femminile, mentre è invece comunemente accettata l'esistenza dell'alcolismo maschile.

Assolutamente diretto e senza perifrasi è stato l' intervento del Presidente del club fabriziese, il signor Brunello Sorgiovanni, il quale con estrema semplicità ha dichiarato che non è una cosa bella trovarsi nella condizione di alcolista ed essere motivo di gravi dispiaceri per la famiglia. Con genuina emozione ed onestà, ha ringraziato i familiari che gli hanno ridato fiducia ed i club che lo hanno veramante aiutato. Indi, ha voluto coerentemente ringraziare anche con una preghiera scritta da un collega, Giovanni Giovannetti, contenente una toccante richiesta di aiuto e di perdono a quanti hanno sofferto con loro e per loro.

Il Presidente regionale Giovanni Magnifico ha fatto una lunga ed esaustiva relazione di sintesi sugli anni di lavoro, sulle opportunità di aiuto, sugli sviluppi della potenzialità dei club, dando contezza dei pericoli incombenti sulla società, ma anche delle speranze per quanto oggi si può fare. Inoltre non ha mancato di sottolineare come sia necessario dimostrare ed illuminare i figli sulle nefaste conseguenze dell'alcol, attraverso l'esempio. Servono, però, non solo i suggerimenti sterili ma la vera condivisione, senza manipolazione alcuna dell'individuo, il quale ha le capacità di uscire dal baratro ed al quale occorre stare vicino nel momento della sofferenza. Non si può pretendere di cambiare l'uomo bensì occorre prendersene cura in maniera generosa e coraggiosa. Non c'è la pillola magica per queste cose, bensì, ritiene interessante la conoscenza dei rischi connessi all'abuso di alcool ed invita a prendere visione dei dieci semplici consigli pubblicati sul sito del Ministero della Sanità.

Il Dott.Albino Raffaele, dirigente responsabile dell'unità operativa di medicina e riabilitazione alcologica dell'Ospedale di Chiaravalle Centrale, ha esposto con saggezza, esperienza e grande senso dell'attaccamento all'uomo con le sue difficoltà, piuttosto che al problema da estirpare. Egli, nel suo lungo percorso operativo, ha sempre considerato queste persone come dei compagni di viaggio ai quali occorre, molto più che il farmaco, l'ascolto umile e coraggioso, anche se l'ascolto, nell'attuale società, è una cosa molto difficile da trovare.

Gli interventi in rassegna si sono conclusi con una esaustiva e puntuale esposizione del Capitano Monti della Compagna Carabinieri di Serra San Bruno, a ciò invitato dalla Dott.ssa Parisi che ha dichiarato la disponibilità dell'associazione a collaborare con le Forze dell'Ordine in merito alle problematiche scaturenti dall'alcolismo. Il Capitano ha fatto il punto sull'attuale stato dell'arte riguardo alla normativa dettata dal C.d.S., il quale prevede le norme da applicare nei casi di guida di automezzi in stato di ebrezza o di ubriachezza. L'attuale limite del tasso alcolemico consentito è pari allo 0,05% in Italia ma a livello europeo il tasso è quello dello 0,00". Le condizioni non ottimali delle nostre strade, il cui persorso è spesso tortuoso ed il più delle volte mancano marciappiedi, aumentano i rischi connessi all'alcol anche per i pedoni incolpevoli. Pertanto, l'attività delle forze di polizia non è solo quella del C.d.S. o solo di tipo sanzionatorio, ma è, anche e non ultimo, di prevenzione, a tutela del cittadino. Ad esempio, si attuano delle misure di fermo dell'autoveicolo non consentendo la guida al suo conducente per alcune ore dopo l'ingestione di alcolici e si forniscono loro dei consigli mirati ad indirizzarli a realizzare un percorso utile per la soluzione del problema dell'alcolismo.

Prima del ricco bouffet si sono avvicendati al tavolo del convegno le numerose testimonianze degli ex alcolisti, servitori insegnanti e familiari oggi felici di poter dire che le loro famiglie sono tornate alla normalità ed alla felicità di ritrovarsi insieme senza la scure dell'alcool. Per il club di Cosenza l'intervento di un rappresentante dei familiari di alcolisti ha parlato di amore dovuto verso l'alcolista, ma ha fatto presente che l'amore che si riceve da loro è certamente molto più grande.Dal Club di Chiaravalle Centrale La speranza, è arrivata la testimonianza di Domenico il quale, tornando col pensiero al periodo del suo sofferto alcolismo, ricordava quando desiderava anche lui una famiglia. Oggi ce l'ha ed è felice e ringrazia la Dottoressa Parisi con una poesia in suo onore. Dal club di Girifalco è arrivato il monito e l'incitazione ad andare sempre avanti, per se e per tutti coloro che ne hanno bisogno. Il Club di Badolato ha portato il contributo sofferto di un ex alcolista, il quale ha dichiarato il forte apprezzamento per l'attività dei club, facendo presente che, invece, da soli, molto spesso si ricade anche se si interrompe con l'alcol con tutta la buona volontà, come è capitato a lui; bisogna quindi non avere vergogna a frequentare i clubs che sono un ottimo supporto per uscirne definitivamente. Infine è da sottolineare un frenetico e felice coro di consensi per il brevissimo ma molto significativo intervento di due giovani ragazze, le quali dichiarando la loro contentezza per il positivo percorso di uscita dal baratro dell'alcol dei rispettivi genitori, hanno ringraziato i club ed in particolare la dott.ssa Parisi per la sua opera e per aver restituito "una madre che prima non c'era" e che ora c'è al cento per cento.

Molto più numerosi di quanti non abbiamo citato per opportuna sintesi, sono stati gli interventi e le sofferte testimonianze di altri "eroi" di questa lotta e naturalmente facciamo a tutti loro un augurio ed in bocca al lupo per la conquistata o sperata definitiva "liberazione" dalla schiavitù, malefica per il corpo e per lo spirito.

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